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giovedì, settembre 26

Dove c'è Barilla c'è caos

Dopo anni di strategie volte a diffondere e mantenere nell'immaginario collettivo valori di bontà e semplicità propri della citatissima "famiglia Mulino Bianco", il signor Guido Barilla ha pensato bene di vanificare il costoso lavoro di branding attraverso alcune scottanti dichiarazioni - "mai spot con omosessuali" giusto per citarne una, rilasciate durante un'intervista su Radio24. 
Il caos è scoppiato e Barilla, cotta a puntino, è caduta direttamente nelle fauci degli utenti.












1 commento:

  1. Oggi sono andato al LIDL a comprare chili di pasta Barilla, che da oggi, diverrà la pasta ufficiale della mia famiglia, famiglia normale composta di un padre-marito, una madre-moglie e quattro figli. Invidiosi? Gelosi. Non è un problema nostro. Ma non ci sentiremo meno normali, nonostante la vostra continua aggressione alla normalità e alla naturalità. Ma chi aggredisce non sono i normali che sono ridotti, come nel caso di Guido Barilla, al silenzio, alla assenza di critica al non diritto alla difesa dei propri diritti. Siete arroganti, siete violenti, siete protervi, siete pregiudizievoli. Ma non siete normali. Cazzi vostri. Crepate di invidia e di rabbia, di gelosia e di odio verso i normali eterosessuali. Il reato di eterofobia andrebbe perseguito, altro che la inesistente omofobia. Crepate e scoppiate pure. Non è un problema nostro. Imparate a rispettare le opinioni di chi è diverso da voi, le opinioni di chi vive, agisce, pensa ed esprime opinioni differenti dalle vostre. Imparate ad esser civili: razzisti. E vaffa.

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